Bologna, 14 novembre 2024 – Rustico, versatile, docile e dalla grande resistenza fisica, simbolo di rinascita.
Tutto questo è il cavallo Criollo.
Particolarmente diffuso in Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay, porta con sé una lunga storia fatta di conquiste, battaglie e liberazioni.
Infatti i Criollo sono i discendenti rinselvatichiti dei cavalli dei conquistadores spagnoli e portoghesi, selezionati da 400 anni di vita libera.
E’ nelle pianure dell’Argentina che nacque il Criollo: ma non fu solo la natura a salvarlo.
A giocare un ruolo fondamentale furono il dottor Emilio Solanet e altri allevatori che, all’inizio del XX secolo, iniziarono a cercare i gruppi di cavalli che non erano ancora stati contaminati da incroci recenti con quelli importati dall’Europa in tempi più moderni.
Si spinsero fino in Patagonia, dove trovarono gli esemplari che cercavano.
Foto Giulia Terilli
Grazie alla straordinaria collaborazione tra uomo e natura, si definirono gli standard della razza Criolla e nel 1918 in Argentina venne creato il primo registro genealogico ufficiale.
Oggi, il Criollo è associato ai gauchos, cavalieri che lavorano con il bestiame nelle grandi praterie sudamericane, ed è diventato parte del patrimonio storico e culturale di questi paesi.
Le associazioni sudamericane si occupano di preservare la purezza della razza e mostrare le caratteristiche di questo cavallo.
Apprezzato per l’equilibrio fisico, la resistenza e la capacità di adattarsi ad ogni contesto climatico e ambientale, è estremamente agile e veloce, ma anche molto docile e dal cuore grande.
Ogni anno vengono organizzate centinaia di competizioni, tra cui il celebre Freno de Oro dove, a seguito di una serie di gare selettive, soltanto 96 esemplari tra maschi e femmine si contendono il titolo di miglior soggetto dell’anno a Esteio, in Brasile.
In 4 giorni, questi cavalli devono presentarsi di fronte ai giudici ed essere performanti in molteplici attività: dalla prova di morfologia si passa a mostrare la fluidità delle andature, da una prova di reattività nel compiere i cambi di galoppo si arriva al lavoro con i vitelli.
E in Europa?
Il Criollo sta prendendo sempre più piede anche nel vecchio continente e sono numerose le realtà attive. Francia, Germania e Italia sono i paesi con il maggior numero di appassionati e allevatori.
Proprio l’Italia è sede di una delle associazioni riconosciute a livello internazionale dalla Federación Internacional Criadores Caballos Criollos (FICCC).
L’ Associazione Nazionale Allevatori Cavallo Criollo (ANACC), nata circa 18 anni fa, ad oggi conta 55 soci tra cui 30 allevatori. Si occupa di salvaguardare e valorizzare la razza Criolla nel nostro paese, con l’obiettivo di censire gli esemplari presenti su tutto il territorio nazionale e aumentarne la diffusione. Attualmente, si stima che ci siano circa 200/250 soggetti ma c’è ancora molto lavoro da fare.
Dato che non esiste un registro genealogico riconosciuto dalla FICCC per l’Europa, è fondamentale certificare i puledri nati qui presso il registro genealogico di una delle associazioni sudamericane: Sociedad de Criadores de Caballo Criollo de Uruguay (SCCCU), Asociación de Criadores de Caballos Criollos de Argentina (ACCC) e Associação Brasileira de Criadores de Cavalos Crioulos (ABCCC).
Gli allevatori tengono moltissimo a questo riconoscimento, perché è garanzia della purezza della razza e contribuisce a tutelare quel preziosissimo patrimonio genetico che ha reso il Criollo un miracolo nato dalla collaborazione tra uomo e natura.
Gli allevamenti di Criollo sul territorio nazionale promuovono attività e iniziative di valorizzazione e partecipano agli eventi annuali dell’ANACC, che organizza concorsi morfologici e prove funzionali con giudici provenienti direttamente dal Sud America, tra cui il Freno Campero, una forma semplificata del Freno de Oro introdotta quest’anno per permettere a più binomi di mettersi in gioco.
Dal 2023 è stata introdotta anche la Festa Criolla dedicata a far scoprire la storia e la cultura che questa razza custodisce.
È occasione per cavalli e cavalieri di mettersi in mostra davanti a una platea di appassionati, in un clima che sa di famiglia.
Perché scegliere il Criollo?
Grazie alla sua versatilità, riesce ad eccellere in tantissime attività equestri,dal lavoro in piano alle gimkane,dall’endurance al reining. Specialmente in Italia, è molto amato per i trekking e le passeggiate, avendo una capacità di recupero notevole che gli permette di mantenere una velocità costante e affrontare serenamente qualunque tipo di sentiero.
Sebbene sia di medio-piccola taglia (si parla di min 138 cm e max 150 cm), può portare grandi carichi e la sua mansuetudine lo rende il compagno ideale per grandi e piccini.
Possiamo dirlo, è un cavallo per tutti!
Nella foto di Giulia Terilli Odalisca, una magnifica giumenta dal pregiato mantello gateado: si intravedono le zebrature alle gambe